Corte di cassazione, ordinanza 29 aprile 2022 n. 13640

29 Aprile 2022

Ancora sulla ripartizione dell’onere di deduzione e prova in materia di domanda di risarcimento danni per infortunio sul lavoro.

Tipo di Atto: Giurisprudenza di Cassazione

Il caso esaminato dalla Corte è quello della dipendente di un istituto pubblico che, nello svolgimento dei propri compiti, era stata investita da una porta, rovinatale addosso, con conseguenti lesioni personali. I giudici di merito avevano dichiarato nulla la sua domanda risarcitoria, in quanto non avrebbe descritto lo stato di manutenzione della porta e i vizi che essa presentava. La Corte cassa la sentenza, ricordando che, secondo l’orientamento interpretativo ormai consolidato in materia, non costituisce onere dell’infortunato fornire gli elementi di fatto costituenti l’inadempimento del datore di lavoro che aveva causato l’infortunio. L’onere gravante sull’infortunato riguarda unicamente la prova dell’esistenza del danno, la nocività dell’ambiente di lavoro (vale a dire il fattore di rischio connesso alla modalità lavorativa) e il nesso di causalità tra la seconda e il danno. Grava poi sul datore di lavoro provare di avere adottato tutte le cautele possibili per evitare il danno.