Corte di cassazione, ordinanza 1° febbraio 2021 n. 2164

1 Febbraio 2021

Impossibile la regolarizzazione di contributi previdenziali prescritti per inattività dell’INPS.

Tipo di Atto: Giurisprudenza di Cassazione

Una lavoratrice chiede all’INPS che provveda alla sua regolarizzazione contributiva in relazione a contributi la cui omissione da parte del datore di lavoro era stata tempestivamente portata a conoscenza dell’ente previdenziale prima della prescrizione. La Corte respinge la domanda affermando che in caso di contributi ormai prescritti, anche se l’INPS che non si è tempestivamente attivato per impedire la prescrizione, resta al lavoratore assicurato solo la via del risarcimento danno ex art. 2016 c.c. o della costituzione di una rendita vitalizia, a carico in ambedue i casi del datore di lavoro. Diversamente ha affermato la sentenza n. 7459/02, ma in un caso in cui, oltre all’inerzia dell’INPS, tempestivamente avvisato del mancato versamento dei contributi, ricorreva l’impossibilità per il lavoratore di attivare le tutele risarcitorie (art. 2116 c. c. e costituzione di rendita vitalizia).
Sezione: previdenza