Corte di giustizia UE, sentenza 5 maggio 2022, in causa n. C-101/21

5 Maggio 2022

Illegittimo negare i diritti retributivi spettanti al lavoratore in caso d’insolvenza della società da cui dipende se questi ha altresì una carica statutaria nella stessa.

Tipo di Atto: Giurisprudenza Corte di Giustizia dell’Unione Europea

Secondo la giurisprudenza vigente nella Repubblica ceca, una persona che cumuli la posizione di lavoratore subordinato con una carica statutaria della società da cui dipende non può fruire della garanzia comunitaria prevista in caso d’insolvenza di tale società (la ragione è che, essendo organo societario, si presume abbia avuto la responsabilità, totale o parziale, dell’insolvenza). Pervenuta la questione interpretativa alla Corte di giustizia, questa afferma che tale giurisprudenza non può essere giustificata alla luce della normativa comunitaria. Questa, infatti, consente l’esonero dalla garanzia unicamente in due ipotesi: 1) che si tratti di lavoro domestico oppure che il lavoratore fruisca già di una diversa forma di garanzia con risultati equivalenti; 2) che il lavoratore sia anche proprietario di una quota essenziale della società ed eserciti una notevole influenza sulla sua gestione. Nel caso pendente avanti al giudice nazionale non ricorreva alcuna delle due condizioni: il lavoratore non aveva altra previdenza analoga e, ancorché esercitasse una qualche influenza nella gestione della società, non ne era l’azionista di riferimento.