Legge 5 maggio 2023 n. 50, in G.U. n. 115 del 18 maggio 2023

5 Maggio 2023

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 marzo 2023, n. 20, recante disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare.

Tipo di Atto: Normativa (leggi, decreti, etc.)

La Legge n. 50/2023 ha modificato il decreto-legge n. 20/2023 prevedendo che:

  • con i decreti flussi possono essere assegnate quote dedicate ad apolidi e a rifugiati riconosciuti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati o dalle autorità competenti nei Paesi di primo asilo o di transito;
  • possono essere autorizzati l’ingresso e il soggiorno per lavoro subordinato, anche a carattere stagionale, di stranieri cittadini di Paesi con i quali l’Italia ha sottoscritto intese o accordi in materia di rimpatrio;
  • per gli anni 2023 e 2024 le organizzazioni nazionali dei datori di lavoro presenti nel CNEL e le loro articolazioni territoriali o di categoria possono concordare, con gli organismi formativi o con gli operatori dei servizi per il lavoro, programmi di formazione professionale e civico-linguistica per la selezione e la formazione di lavoratori direttamente nei Paesi d’origine. A completamento del corso di formazione i lavoratori possono fare ingresso in Italia con le procedure previste per gli ingressi per lavoro per casi particolari, entro 3 mesi dalla conclusione del corso;
  • il permesso di soggiorno per protezione speciale, il permesso di soggiorno per calamità e quello per cure mediche non possono essere convertiti in permessi di soggiorno per motivi di lavoro;
  • è soppressa la possibilità di rilasciare permessi di soggiorno per protezione speciale, ove ne ricorrano i presupposti, quando sia stata presentata domanda per un’altra tipologia di permesso di soggiorno;
  • il rientro nel Paese di origine, anche di breve durata, ove non giustificato da gravi e comprovati motivi e per il periodo strettamente necessario, è condizione di cessazione dello status di rifugiato e del godimento della protezione sussidiaria.