Consiglio di Stato, sentenza 2 agosto 2021 n. 5685

2 Agosto 2021

Un caso in cui la giustizia sostanziale consente di ovviare a un malinteso rigore della burocrazia.

Tipo di Atto: Consiglio di Stato - Corte dei Conti

Una dirigente precaria del Ministero della salute, con compiti di profilassi internazionale, era stata esclusa dalla procedura per titoli ed esami per l’assunzione a tempo indeterminato riservata a chi già svolgeva tali compiti, perché in possesso di una laurea diversa da quella richiesta dal bando, che tuttavia era stata ritenuta equipollente dal Ministero nel momento dell’assunzione a termine. Mentre il Tar aveva respinto la domanda della dirigente precaria di annullamento del bando che l’escludeva (con i provvedimenti conseguenti), in grado di appello il Consiglio di Stato l’accoglie, adottando un’interpretazione del bando che, alla luce della finalità perseguita dalla legge che aveva autorizzato la procedura, di valorizzare la professionalità acquisita, recupera la precedente equiparazione tra la laurea posseduta dalla dirigente e quella messa a concorso riservato.