Corte d’appello di Roma, 4 marzo 2021
4 Marzo 2021
Se il lavoratore chiede l’accertamento della titolarità del rapporto di lavoro in capo al committente, è onere del sostanziale utilizzatore della prestazione provare l’esistenza di un genuino rapporto di appalto.
Tipo di Atto: Giurisprudenza di merito
L’accertamento della sussistenza del rapporto di lavoro in capo al committente, se funzionale alla tutela ex art. 18 Stat. lav., può avvenire nell’ambito del c.d. “Rito Fornero”. La Corte, confermando la pronuncia di primo grado, ritiene che quando il lavoratore abbia svolto la prestazione lavorativa a vantaggio del committente, spetti a questo provare l’esistenza di un genuino contratto di appalto, senza che incomba sul lavoratore l’onere di provare chi abbia esercitato il potere direttivo.