Corte di cassazione, ordinanza 2 dicembre 2021 n. 38017

2 Dicembre 2021

La permanenza, nella persona dell’amministratore delegato di una società, della qualifica, formalmente cessata, di dipendente della stessa va provata da chi lo sostiene.

Tipo di Atto: Giurisprudenza di Cassazione

L’Agenzia delle entrate non aveva riconosciuto a una società i vantaggi fiscali derivanti dall’applicazione dell’incentivo all’esodo di un dipendente con la carica di Amministratore delegato della società, carica che aveva mantenuto dopo l’esodo. L’Agenzia sosteneva che in tale situazione l’A.U. doveva ritenersi ancora dipendente e che incombesse alla società dimostrare il contrario. In giudizio, la Corte dà torto all’Agenzia, ribadendo l’applicazione anche in questo caso del principio generale in materia di onere della prova, che grava su chi vanta una pretesa fondata sull’esistenza di un fatto, nella specie sulla permanenza delle caratteristiche fattuali che connotano la subordinazione.