Corte di cassazione, ordinanza interlocutoria 4 agosto 2015 n. 16363

4 Agosto 2015

Rinviata all’esame delle sezioni unite civili della Cassazione la questione relativa ai criteri per la liquidazione del danno subito dai dipendenti della P.A. per abuso del contratto a tempo determinato.

Tipo di Atto: Giurisprudenza di Cassazione

Come è noto, la legge sul rapporto dei dipendenti da P.A. (D, Lgs. n. 165/2001 e successive modifiche) prevede unicamente una sanzione risarcitoria in caso di contratto di lavoro a termine illegittimo (art. 36). Sull’argomento è intervenuta ripetutamente la Corte di giustizia U.E., specificatamente con riferimento al caso di ricorso abusivo a una successione di contratti a tempo determinato, valutando che la semplice sanzione risarcitoria non contrasti con la direttiva comunitaria n. 199/70, purché il danno liquidato al lavoratore sia effettivo, adeguato, proporzionato alla lesione e abbia capacità dissuasiva rispetto a nuove possibili violazioni. Poiché, come più volte segnalato anche in questa Newsletter (cfr. ad es. il n. 3 di quest’anno), si sono evidenziate nella giurisprudenza della stessa cassazione notevoli diversità nell’individuazione dei criteri di determinazione di tale danno, la sezione lavoro della Corte ha rinviato la questione all’esame delle sezioni unite, per una presa di posizione definitiva sull’argomento. – Sezione: rapporto di lavoro.