Corte di cassazione penale, sentenza 10 novembre 2015 n. 45077
A caccia di possibili reati nella condotta di mobbing.
Nella ricerca di possibili reati nelle pratiche persecutorie nei confronti del lavoratore finalizzare alla sua esclusione (ad es., ingiuria, diffamazione, minacce, percosse, violenza privata, lesioni etc.), era stato ipotizzato in giudi-zio il reato di maltrattamenti in famiglia. Ma la cassazione penale ribadisce che tale qualificazione è possibile solo quando il rapporto di lavoro assuma una configurazione para-familiare, in quanto caratterizzato da relazioni intense ed abituali, da consuetudini di vita tra i soggetti, dalla soggezione di una parte nei confronti dell’altra, dalla fiducia riposta dal soggetto più debole del rappor-to in quello che ricopre la posizione di supremazia. – Sezione: rapporto di lavoro.