Corte di cassazione, sentenza 1° marzo 2022 n. 6664

1 Marzo 2022

Nulla la conciliazione con rinuncia a diritti futuri.

Tipo di Atto: Giurisprudenza di Cassazione

In sede di conciliazione di una causa d’impugnazione del termine apposto a un contratto di lavoro della durata di 35 mesi e 18 giorni, l’impresa si era impegnata ad assumere nuovamente a termine per quattro mesi il ricorrente, il quale rinunciava, a sua volta, ad avanzare qualsiasi pretesa nascente da tale ultimo contratto. Alla cessazione di questo, peraltro, il dipendente ha promosso un nuovo giudizio, sostenendo la nullità della conciliazione e chiedendo la conversione del rapporto a tempo indeterminato, per superamento del termine massimo di durata di trentasei mesi. La Corte gli dà ragione, rilevando che la rinuncia contenuta nella conciliazione non è vera rinuncia, la quale riguarda diritti che il rinunciante ha già acquisito al proprio patrimonio, mentre nel caso considerato si tratta di un diritto futuro rispetto al momento della rinuncia, da ritenere pertanto nulla.