Corte di cassazione, sentenza 10 agosto 2021 n. 22591

10 Agosto 2021

Un caso singolare di superamento del comporto per infortunio.  

Tipo di Atto: Giurisprudenza di Cassazione

Una lavoratrice, infortunatasi, era stata assente per la conseguente malattia per 172 giorni, presentandosi poi al lavoro come abile al servizio, ma inidonea alle funzioni specifiche per il perdurare di esiti dell’infortunio. Non avendo chiesto l’assegnazione di mansioni diverse, le parti avevano concordato un periodo di ferie di sei giorni e un periodo di permesso non retribuito di altri sei giorni. Al termine, la lavoratrice era stata licenziata per superamento del periodo di comporto di 180 giorni. La contestazione in giudizio della lavoratrice di non aver superato il comporto poiché il secondo e il terzo periodo non sono cumulabili col primo è stata respinta dalla Corte d’appello (confermata dalla Cassazione), che ha riqualificato in termini di assenza per malattia i due periodi. Soluzione alquanto discutibile che recupera a vantaggio di una delle parti la situazione di fatto sottostante alla qualificazione che ambedue le parti consapevolmente avevano deciso di ignorare (evidentemente a vantaggio dell’altra parte), utilizzando ferie e permessi retribuiti.