Corte di cassazione, sentenza 23 febbraio 2015 n. 3535

23 Febbraio 2015

L’essere alla testa di un corteo sindacale non rende responsabile per gli atti di violenza e di intimidazione compiuti da alcuni partecipanti e non costituisce pertanto giusta causa di licenziamento.

Tipo di Atto: Giurisprudenza di Cassazione

Alcuni lavoratori erano stati licenziati sulla base della contestazione di essersi messi alla testa di un corteo del sindacato Slai-Cobas, che poi si sarebbe reso responsabile di minacce e lancio di oggetti contro altri lavoratori partecipanti a un’assemblea in azienda. La Corte ha ritenuto generica la contestazione e comunque ha escluso, in assenza di specifiche prove, che essere alla testa di un corteo comporti di per sé la partecipazione agli atti aggressivi e intimidatori compiuti da alcuni partecipanti. – Sezione: rapporto di lavoro