Corte di giustizia UE, sentenza 13 gennaio 2022, in causa n. C-282/19

13 Gennaio 2022

La normativa italiana che consente incondizionate assunzioni a termine successive degli insegnanti di religione della scuola pubblica contrasta con l’accordo quadro europeo sul contratto di lavoro a tempo determinato.

Tipo di Atto: Giurisprudenza Corte di Giustizia dell’Unione Europea

Attraverso l’esame della normativa italiana relativa alle assunzioni a termine reiterate e a tempo indeterminato (rispettivamente 30% e 70%) del personale docente la religione cattolica nella scuola pubblica, in rapporto alla denunciata (da alcuni insegnanti) violazione sia del principio di non discriminazione in ragione della religione (esclusa), sia dell’accordo quadro sul rapporto di lavoro a tempo determinato, la Corte rileva che il diritto italiano consente senza limiti o condizioni la stipula reiterata di contratti a termine di tale personale docente, con conseguente violazione dell’accordo quadro. Quanto alle conseguenti misure di prevenzione e sanzione, esclusa per esse la possibilità di disapplicare la normativa italiana in favore della direttiva europea (generica sul punto), la Corte invita il giudice italiano a ricercare, attraverso un’interpretazione conforme al diritto comunitario, di individuare le misure adeguate e possibili.