Il patto di non concorrenza è nullo se il corrispettivo è sproporzionato
Corte d’Appello di Catania, 11 luglio 2025
La Corte d’Appello, confermando la decisione di primo grado, ha dichiarato nullo il patto di non concorrenza stipulato tra una società di software e un suo ex dipendente. Il Collegio ha ritenuto il patto illegittimo a causa dell’eccessiva indeterminatezza dell’oggetto e della manifesta sproporzione del corrispettivo (150 euro mensili), a fronte di un divieto talmente ampio da precludere al lavoratore, per 18 mesi e su tutto il territorio nazionale, quasi ogni possibilità di reimpiego nel proprio settore di competenza. Di conseguenza, la Corte ha rigettato sia l’appello incidentale della società volto a far valere il patto, sia l’appello del lavoratore, condannando quest’ultimo alla restituzione delle somme percepite in esecuzione della clausola nulla, in quanto indebitamente ricevute.