Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, circolare 18 marzo 2022 n. 6

18 Marzo 2022

Riordino della normativa ordinaria in materia di Ammortizzatori sociali. Decreto- legge n. 4 del 27 gennaio 2022. Primi quesiti in materia di interventi di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro.

Tipo di Atto: Atti amministrativi (circolari, interpelli, note ministeriali, etc.)

Nella lunga circolare n. 6/2022 il Ministero del Lavoro fa il punto sulle novità introdotte dal decreto Sostegni-ter (decreto-legge n. 4/2022), dal decreto ministeriale 33/2022 e su alcuni quesiti posti in fase di prima applicazione della riforma. La Legge di Bilancio 2022 ha previsto, per le aziende che possono accedere alla Cigs, l’utilizzo della causale di riorganizzazione finalizzata «anche a realizzare processi di transizione». Secondo il Ministero, i piani di riorganizzazione aziendale devono presentare interventi articolati per fronteggiare le inefficienze della struttura gestionale o produttiva e azioni dirette a trasformazioni e transizioni aziendali digitali, tecnologiche, ecologiche ed energetiche.
Sono considerate anche le fasi di transizione e ristrutturazione aziendale, fusioni e acquisizioni che possono condurre le imprese a una evoluzione tale da consentire il superamento delle aree critiche e ristabilire gli equilibri per ricondurre l’azienda a una fase di crescita. L’impresa al riguardo deve predisporre un programma che, a seconda delle situazioni, può essere condiviso anche con le Regioni interessate o con il Mise. Nell’ambito dei predetti processi di transizione il datore di lavoro potrà sospendere l’attività nel limite dell’80% delle ore lavorabili nell’unità produttiva e dovrà provvedere al recupero occupazionale nella misura minima del 70%.
Condizione necessaria per ottenere il sostegno al reddito sarà l’attivazione della consultazione sindacale, indicando i lavoratori a rischio esubero cui è rivolta la misura e definire con la Regione le azioni di formazione e riqualificazione per la rioccupazione e l’autoimpiego dei lavoratori. Il personale interessato dall’accordo accede a un percorso di «ricollocazione collettiva» che sarà oggetto di chiarimento da parte di Anpal.