Corte di giustizia UE, Grande camera, sentenza 23 aprile 2020, in causa n. C-507/18 – Anche le dichiarazioni pubbliche di un avvocato di non intendere assumere mai, nel proprio studio, personale omosessuale concretano una discriminazione in materia di accesso all’occupazione e al lavoro.

Il diritto dell’Unione non osta a che legittimato all’azione diretta a inibire la discriminazione, anche attraverso la richiesta di risarcimento danno, possa essere un’associazione di avvocati che ha lo scopo di difendere in giudizio persone discriminate in ragione...

Tribunale di Firenze, 28 gennaio 2020

Appalti pubblici: l’obbligo per gli affidatari di applicare la contrattazione collettiva di settore stipulata dalle organizzazioni sindacali più rappresentative non è in contrasto con la Costituzione. Stampa...