Tribunale di Aosta, 13 maggio 2016
Confermata la discriminazione nei confronti della dirigente che percepiva una retribuzione inferiore a quella dei colleghi di sesso maschile
A seguito dell’opposizione presentata dal datore di lavoro contro il decreto già segnalato nella newsletter n. 1/2016, il giudice di Aosta torna sulla vicenda della dirigente che percepiva retribuzioni nettamente inferiori a quelle dei colleghi uomini, sia di pari livello sia di livello contrattuale inferiore. Non vengono accolte le obiezioni del datore di lavoro in merito alla non intenzionalità della discriminazione, alla proporzionalità del salario rispetto alle mansioni e alla minore importanza del ruolo ricoperto rispetto a quello dei colleghi, in quanto ritenute tutte irrilevanti o pretestuose. Anche le modalità con cui è stato posto in essere il licenziamento rivelano il carattere discriminatorio del comportamento aziendale. Confermata dunque la condanna al pagamento delle differenze retributive tra quanto percepito e quanto ritenuto equo, con riferimento ai livelli salariali dei colleghi. – RAPPORTO DI LAVORO