Tribunale di Brescia, 16 gennaio 2015

16 Gennaio 2015

Se il comportamento sanzionato col licenziamento per giusta causa (assenza ingiustificata) non è stato commesso dal lavoratore con coscienza e volontà deve considerarsi insussistente il fatto contestato, con diritto alla reintegrazione.

Tipo di Atto: Giurisprudenza di merito

Interessante caso, quasi di scuola: un lavoratore viene licenziato per un’assenza non giustificata di otto giorni, ma dimostra che in quel periodo era rimasto vittima di una patologia psichica tale da escludere la coscienza e volontà del fatto, e dunque la sua imputabilità. Il Tribunale equipara la fattispecie a quella della insussistenza del fatto, applicando la sanzione della reintegrazione nel posto di lavoro.