Tribunale di Ferrara, 11 settembre 2017 (decreto)

11 Settembre 2017

Costituisce discriminazione indiretta l’inserimento nell’ufficio dell’impresa di un superiore, proprio al momento in cui la lavoratrice titolare di funzioni di elevata specializzazione rientra dalla gravidanza, con conseguente demansionamento della lavoratrice per riduzione della sua autonomia.
Una lavoratrice con funzioni di responsabile degli affari legali per l’Italia, nella sede italiana di un gruppo multinazionale, contesta (agendo ex art. 38 d.lgs. n. 198/2006) una pluralità di condotte ritenute discriminatorie. Mentre alcune non risultano provate all’esito dell’analisi del Giudice, viene ritenuta discriminazione indiretta la decisione aziendale di inserire nell’organico una nuova figura professionale alla quale la ricorrente, rientrata dopo una lunga assenza per maternità, doveva riferire gerarchicamente su mansioni che prima svolgeva in completa autonomia. Il comportamento lesivo si riscontra nelle condizioni di lavoro oggettivamente svantaggiose poste in essere in un momento delicato della vita personale e professionale della dipendente e non giustificate da ragioni organizzative. Riconosciuto il risarcimento del danno non patrimoniale.

Tipo di Atto: Giurisprudenza di merito