Tribunale di Giustizia amministrativa di Trento, 8 maggio 2020
Confermato il provvedimento di ammonimento del Questore, ex art. 8 d.l. 11/2009, adottato in un caso di comportamenti persecutori e minacciosi tenuti nei confronti di una dipendente.
Una lavoratrice aveva chiesto al Questore della Provincia di Trento l’emissione del provvedimento di ammonimento del titolare dell’impresa, a seguito di una serie di comportamenti persecutori e minacciosi (urla, insulti, contusioni), reiterati nel tempo e che le avevano procurato un grave stato d’ansia, con alterazione delle proprie abitudini di vita. Il provvedimento, emesso in attesa dell’accertamento dell’eventuale reato ex art. 612 bis del codice penale (atti persecutori) viene confermato dal Tribunale respingendo la tesi del diffidato sull’inquadramento delle condotte denunciate nell’ambito della relazione conflittuale sviluppatasi nel rapporto di lavoro: per il Tribunale i comportamenti denunciati, gravi e ripetuti, e connotati non da mera ineducazione e inciviltà, vanno al di là di una situazione lavorativa conflittuale pur presente, e non possono ovviamente trovare giustificazione in eventuali inadempienze della dipendente.