Tribunale di Milano, 14 aprile 2015
Deve essere reintegrato in servizio il lavoratore licenziato per giusta causa, se la contestazione disciplinare è generica e non consente di individuare gli specifici fatti addebitati al dipendente né di valutarne la rilevanza e gravità sotto il profilo disciplinare: la mancanza e genericità della contestazione integrano ipotesi di “insussistenza del fatto contestato”.
Il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso del dipendente di un’impresa di trasporti regionali, licenziato per giusta causa a seguito di una contestazione diretta ad affermare una sua colpevole negligenza nel vigilare su presunte numerose irregolarità verificatesi nella gestione del personale. Il Giudice ha rilevato che la contestazione, nonostante il suo carattere ampio ed articolato, peccasse di genericità: essa si basava infatti su verifiche a campione effettuate sulle prestazioni del personale, ma senza dar conto di come fosse composto tale campione; affermava la sussistenza di ricorrenti “anomalie” senza dar conto della loro quantità, del loro specifico oggetto, della loro collocazione temporale ed entità (pretendendo di riportarne alcune, relative a pochi dipendenti, a titolo “esemplificativo” di dette anomalie); in definitiva impedendo di accertare l’effettiva sussistenza delle presunte anomalie e di valutarne la rilevanza quali inadempimenti.