Tribunale di Milano, 25 novembre 2015
Il fatto contestato al lavoratore che appaia giuridicamente irrilevante equivale a un fatto insussistente, con il conseguente diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro.
Il caso riguarda un lavoratore licenziato per giusta causa per avere utilizzato indebitamente la bacheca sindacale (non essendo un rappresentante sindacale) e avere affisso un volantino inneggiando alla lotta per il progresso e contro il potere. Il giudice ritiene che il fatto, pur se discutibile e connotabile come una leggerezza, non assuma nel caso alcuna rilevanza disciplinare, non avendo avuto alcuna conseguenza sul lavoro né avendo determinato particolari tensioni in azienda. Ne ricava la qualificazione del fatto come giuridicamente irrilevante, il che equivale alla sua insussistenza materiale (nel richiamo a Cass. n. 20540/2015): la sanzione è dunque quella della reintegrazione ex art. 18, IV comma, l. 300/1970.