Tribunale di Nola sez. lavoro, 28 dicembre 2020
28 Dicembre 2020
Il licenziamento del lavoratore che ha registrato alcune conversazioni per provare di avere subito un demansionamento è ritorsivo.
Tipo di Atto: Giurisprudenza di merito
Un dipendente agiva in giudizio per contestare una dequalificazione professionale, producendo come prova alcune registrazioni di colloqui coi superiori. Il datore di lavoro licenziava il lavoratore contestandogli le registrazioni, ritenute illegittime in assenza del consenso dei partecipanti e adducendo la lesione del rapporto fiduciario. Il Tribunale richiama la giurisprudenza della Corte di Cassazione sulla legittimità delle registrazioni per finalità di tutela dei propri diritti e ritiene il licenziamento ritorsivo, poiché adottato a fronte dell’esercizio legittimo di un diritto.