Whistleblowing e denuncia dell’inosservanza di protocolli anticovid

24 Aprile 2025

Corte di Cassazione, ordinanza 24 aprile 2025, n. 10864

Tipo di Atto: Giurisprudenza di Cassazione

Un dipendente era stato licenziato per avere, dopo un acceso scambio di e-mail con l’A.D della società, denunciato al comitato anticovid e al presidente della società una scorretta applicazione dei protocolli di sicurezza. In giudizio, aveva ottenuto l’annullamento del licenziamento, con la mera tutela indennitaria, avendo i giudici dell’appello ritenuto sussistente il fatto contestato. Accogliendo il suo ricorso, la Cassazione, richiamata la propria giurisprudenza in materia di diritto di critica e di tutela del c.d. whistleblowing, osserva: (i) a proposito dello scambio di e-mail con l’A.D., il giudice di merito ha omesso di valutare correttamente la loro natura di esercizio di una critica di fatti veri, trascurando il contesto e la mancanza di espressioni oggettivamente offensive o gratuite da parte del lavoratore nei confronti dell’AD; (ii) in ragione della segnalazione effettuata al comitato anticovid, con finalità di tutela della salute nei luoghi di lavoro, il lavoratore ha diritto di beneficiare delle tutele previste dalla normativa in materia di whistleblowing; (iii) il fatto contestato pertanto non sussiste come inadempimento e il licenziamento va sanzionato con la tutela reintegratoria ex art. 18, co. 4, SL.