Decreto Sicurezza: una prima attuazione delle politiche di riarmo. Quale futuro per il diritto di sciopero e di manifestazione?
Nel contesto di un crescente impegno internazionale in materia di difesa, con il d.l. n. 48/25 (“decreto sicurezza”) il Governo ridisegna gli equilibri tra libertà costituzionali e poteri dello Stato, incidendo direttamente sul diritto di sciopero e sulle forme di protesta pacifica. Il blocco stradale attuato anche con il solo corpo assume rilevanza penale, mentre viene ampliata la portata del DASPO urbano, con nuovi margini di intervento per l’autorità di pubblica sicurezza. Il contributo, a firma degli avvocati Francesca Garisto e Fabio Savoldelli, offre un’analisi approfondita delle novità introdotte dal provvedimento, con particolare attenzione agli effetti sulla libertà di manifestazione e sulle forme di dissenso nei luoghi di transito strategico.