Fondo di garanzia INPS: la surroga pregiudicata non fa perdere il diritto al TFR, ma la falcidia concordataria incide sulla misura della prestazione
Corte di Cassazione, sentenza 11 novembre 2025, n. 29754
Una lavoratrice aveva chiesto al Fondo di garanzia dell’INPS il pagamento del TFR maturato alle dipendenze di una società ammessa a concordato preventivo liquidatorio, negato dall’INPS in ragione del fatto che la ricorrente aveva accettato la degradazione del credito da privilegiato a chirografario, con la falcidia concordataria dell’importo. In sede di legittimità, la Cassazione afferma che: (i) la prestazione del Fondo di garanzia ex art. 2 l. 297/1982 non è condizionata alla possibilità per l’INPS di esercitare la surroga: il diritto alla tutela previdenziale nasce dall’insolvenza del datore di lavoro e dall’esistenza del credito, non dalla conservazione del privilegio; (ii) l’art. 1916, comma 3, c.c. (applicabile anche all’assicurazione sociale) non consente, in caso di perdita della surroga per fatto del dipendente, di negare la prestazione previdenziale, prevedendo unicamente la responsabilità di questi per i danni arrecati al diritto di surroga; (iii) il presupposto della prestazione del Fondo è costituito non solo dall’insolvenza del datore, ma anche dall’accertamento dell’esistenza e della misura del credito, per cui la misura della prestazione dovuta dal Fondo coincide con quella cristallizzata nel titolo ottenuto nei confronti del datore di lavoro, eventualmente falcidiato.