Corte di cassazione, sentenza 7 marzo 2019 n. 6678

Violazione di legge e vizio di motivazione.

Di fronte al tentativo, comune a molteplici ricorsi per cassazione, di mascherare o comunque confondere censure attinenti alla motivazione con violazioni di legge, la Corte ribadisce per l’ennesima volta che il secondo è vizio di interpretazione di una legge, per erronea ricognizione della fattispecie legale, mentre il vizio di motivazione attiene alla erronea ricognizione della fattispecie concreta (del fatto) a mezzo delle risultanze di causa. Sicché, quando la censura è mediata dalla contestata valutazione delle risultanze istruttorie, essa attiene ad un vizio di motivazione ed è pertanto valutabile secondo la sua disciplina.
Sezione: processuale