Processuale

In materia licenziamento disciplinare infondato la reintegrazione è dovuta solo se il fatto contestato è nella sua materialità inesistente o rientra tra le sanzioni conservative secondo le previsioni della contrattazione collettiva o dei codici disciplinari.

Obbligo preavviso. Il Ministero del lavoro, rispondendo a un quesito riguardante la possibilità della lavoratrice madre o del lavoratore padre di presentare le dimissioni senza l’osservanza del preavviso sancito dall’art. 2118 del codice civile, ha precisato che ciò è possibile solo laddove le dimissioni siano presentate nel periodo in cui sussiste il divieto di licenziamento, e cioè fino al compimento di un anno di età del bambino.

Rispondendo a un quesito riguardante il limite delle 400 giornate di effettivo lavoro nell’arco di 3 anni solari fissato per l’utilizzo di prestazioni di lavoro intermittente, il Ministero ha precisato che tale limite non si applica ai datori di lavoro operanti nei settori del turismo, pubblici esercizi e spettacolo.

a seguito della sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 13 febbraio 2014, sentenza C-596/12 – sono state inserite le norme che estendono al personale dirigente le disposizioni in materia di licenziamenti collettivi contenute nella legge 23 luglio 1991, n. 223.

Punito il reato di stalking compiuto dal superiore che ha imposto alla dipendente del Comune una presenza costante e molesta, un corteggiamento indesiderato sfociato in una vera e propria persecuzione.

Riconosciuta l’incidenza dei permessi della legge 104 sugli istituti di retribuzione indiretta.

Nullità – Successivo provvedimento espulsivo – Superamento del periodo di comporto – Legittimità – Sussiste.

Disabili – Graduatoria – Posti riservati – Fattispecie.

No della Corte di giustizia a limiti legali di età per la partecipazione a concorsi di assunzione presso le pubbliche amministrazioni.