Processuale

Sulla tipizzazione delle mancanze effettuata dal codice disciplinare.

Non basta la restituzione in busta paga della quota sociale per comunicare al socio lavoratore l’esclusione dalla cooperativa di lavoro.

In caso di sentenza d’illegittimità di un licenziamento in regime di tutela obbligatoria, compete al datore di lavoro la scelta tra riassunzione o risarcimento danni, con conseguente irrilevanza dei motivi della scelta.

Ancora sulla nozione di proporzionalità delle sanzioni disciplinari.

E’ nullo perché discriminatorio per ragioni di genere il licenziamento di una lavoratrice che manifesta l’intenzione di sottoporsi a pratiche d’inseminazione artificiale.

La concessione dell’aspettativa non retribuita, richiesta poco dopo il termine del periodo di comporto per malattia e l’inutile invito a riprendere il lavoro subito dopo la relativa scadenza e prima di procedere al licenziamento non significano rinuncia del datore di lavoro al recesso per superamento del periodo di comporto.

L’alternatività tra ricorso al Garante della privacy e azione giudiziaria presuppone l’identità oggettiva, intesa in senso stretto, della pretesa fatta valere.

Sottoscritto in data 13 aprile 2016 il decreto interministeriale attuativo di quanto previsto all’art. 1, comma 284°, della L. n. 208/2015 (legge di stabilità per il 2016: v. la Newsletter n. 1 del 2016), relativamente all’agevolazione del passaggio al lavoro a tempo parziale per i lavoratori del settore privato in prossimità del pensionamento di vecchiaia.

Rilevanza penale del fatto e tempestività del licenziamento disciplinare.

L’impugnazione dell’atto con cui l’Università recede dal rapporto di lavoro con un ricercatore confermato per raggiunta anzianità è sottoposta al regime ordinario della prescrizione e non a quello di decadenza per l’impugnazione degli atti amministrativi.

In ipotesi di cessione di ramo d’azienda, è discriminatorio l’omesso trasferimento alle dipendenze della società cessionaria di una lavoratrice con handicap grave.

Illegittimità del trasferimento: la buona fede nell’esecuzione del contratto implica l’obbligo per ciascuna parte di preservare, per quanto possibile, gli interessi dell’altra.

Se il lavoratore dà le dimissioni durante la sospensione cautelare dal servizio, dunque senza poter lavorare nel periodo di preavviso, il datore di lavoro non può trattenere la relativa indennità.

Il lavoratore può evitare di superare il periodo di comporto per malattia chiedendo le ferie maturate.

Non vanno detratti dal risarcimento ex art. 18 S.L. per un licenziamento dichiarato illegittimo i compensi percepiti dal dipendente per un secondo lavoro iniziato in epoca antecedente al recesso.