In caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo è esclusivo onere del datore di lavoro provare l’impossibilità di adibire il lavoratore licenziato ad altre mansioni disponibili.
Legge 11 dicembre 2016 n. 232 (legge di bilancio 2017), in G.U. n. 297 del 21 dicembre 2016, S.O n. 57 La legge contiene anche un consistente numero di misure riguardanti le pensioni
Il diritto del dipendente che assiste una persona con handicap grave di scegliere, se possibile, la sede di lavoro più vicina all’assistito, sussiste non solo nella fase iniziale del rapporto di lavoro ma anche nel corso dello stesso.
Il licenziamento ad nutum del lavoratore che abbia raggiunto i requisiti pensionistici non è possibile se il datore di lavoro non ha tempestivamente manifestato il proprio dissenso alla prosecuzione del rapporto.
In caso d’illegittima anticipata cessazione di un incarico dirigenziale pubblico, il dirigente ha diritto a proseguire l’incarico fino alla sua scadenza naturale.
Corte di Cassazione 9 gennaio 2017, n. 217 -pubblico impiego- provvedimento di riorganizzazione aziendale-svuotamento incarico di un dirigente con contestuale affidamento di parte degli adempimenti a un consulente esterno-contrasto principi costituzionali-ripristino delle funzioni da parte del giudice ordinario per la durata residua dell’incarico-irrilevanza di un eventuale sopravvenuta modifica organizzativa
Il committente a terzi di lavori all’interno della propria azienda è tenuto all’obbligo di sicurezza nei confronti di tutti i lavoratori, anche se dipendenti dell’appaltatore.
Nel regime antecedente alla legge Fornero, il licenziamento della lavoratrice madre comportava, in quanto nullo, la permanenza del rapporto e il pagamento delle retribuzioni nel periodo di interruzione.
La nuova disciplina indennitaria per il caso di conversione dei contratti a termine si applica anche ai giudizi in corso alla data della sua entrata in vigore.