Processuale

Data documento: 29 Marzo 2017

La Cassa di previdenza geometri ha il potere-dovere di annullare periodi contributivi di esercizio della professione in situazione di incompatibilità.

Data documento: 4 Aprile 2017

L’attore soccombente nel merito non può impugnare la sentenza per difetto di giurisdizione del giudice da lui stesso prescelto.

Data documento: 3 Aprile 2017

Il decreto legislativo dispone il riordino del servizio civile. Esso, tra le altre cose, prevede per i soggetti ammessi a svolgere il servizio civile universale la possibilità di usufruire per tre mesi di un tutoraggio finalizzato alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro. Il rapporto di servizio civile universale non è assimilabile ad alcuna forma di rapporto di lavoro di natura subordinata o parasubordinata e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento.

Data documento: 4 Aprile 2017

La violazione da parte del dipendente pubblico dell’obbligo di esclusiva può comportare una sanzione disciplinare anche se l’incompatibilità relativa venga rimossa a seguito di diffida della P.A..
Nella valutazione, sul piano disciplinare, della gravità della condotta di violazione dell’obbligo di esclusiva, va tenuto in particolare conto del comportamento del dipendente dopo la diffida e della mancata rimozione della situazione di incompatibilità.
Nell’impiego pubblico contrattualizzato, il principio dell’obbligatorietà dell’azione disciplinare esclude che l’inerzia del datore di lavoro possa far sorgere nel dipendente il legittimo affidamento sulla liceità della sua condotta, ove questa contrasti con precetti imposti dalla legge, dal codice di comportamento o dal contratto collettivo.

Data documento: 5 Aprile 2017

Nell’accertare la giusta causa di licenziamento, il giudice non è vincolato dal contratto collettivo.

Data documento: 6 Aprile 2017

Secondo il diritto dell’Unione, anche dopo un anno dal trasferimento di azienda il cessionario che non stipuli nuove condizioni di lavoro è tenuto a riconoscere ai lavoratori ceduti i diritti retributivi connessi all’anzianità di servizio previsti dal contratto collettivo del cedente.

Data documento: 24 Marzo 2017

Il provvedimento compie un’attenta analisi dei dati statistici relativi alle stabilizzazioni nel tempo degli apprendisti assunti dall’impresa convenuta: se pure le stabilizzazioni avevano riguardato anche lavoratrici donne, e la prevalenza di stabilizzazioni di uomini non appariva determinante, emergeva che la ricorrente era l’unica lavoratrice che fosse anche madre genitore unico e affidataria di figlio minorenne. Il Tribunale ritiene applicabile la regola sull’onere probatorio alleggerito ex art. 40 D.Lgs. 198/2006 e conclude per la nullità del recesso, non avendo l’impresa giustificato adeguatamente la mancata stabilizzazione della ricorrente.

Data documento: 11 Gennaio 2017

Costituisce discriminazione ogni trattamento sfavorevole determinato dallo stato di maternità, compreso l’utilizzo dei congedi riconosciuti alla madre dalla legge.
La Corte milanese individua come causa del licenziamento le condotte di evidente insofferenza della società verso gli istituti di tutela della maternità usufruiti dalla lavoratrice, condotte tali da costituire elementi presuntivi rilevanti ai sensi all’art. 40 del D.Lgs. 198/2006. Applicato l’art. 25, comma 2-bis del decreto citato, per il quale costituisce discriminazione ogni trattamento meno favorevole in ragione dello stato di maternità, che rileva sul piano puramente oggettivo.

Data documento: 31 Gennaio 2017

Il principio di automaticità delle prestazioni previdenziali vale anche per le collaborazioni coordinate e continuative.
La Corte conferma la condanna dell’INPS, già avvenuta in primo grado, all’accredito della contribuzione omessa dal committente in un rapporto di co.co.co. Infatti, sebbene la norma sull’automaticità delle prestazioni previdenziali – art. 2116 c.c. – si riferisca espressamente ai lavoratori subordinati, la circostanza che la quota di contributi a carico del prestatore venga trattenuta sul suo compenso, consente l’applicazione estensiva di tale principio anche al lavoro parasubordinato.

Data documento: 11 Aprile 2017

Il dipendente cui è contestato disciplinarmente il reato di furto non ha diritto di farsi assistere da un avvocato nel rendere le sue giustificazioni.
Nell’utilizzazione di intercettazioni telefoniche captate in sede di procedimento penale, il giudice civile non incontra i limiti stabiliti nel giudizio penale.

Data documento: 11 Aprile 2017

Per la validità della sentenza è sufficiente la sola sottoscrizione del presidente del collegio, se questi ne è anche l’estensore.
Nei rapporti di impiego pubblico contrattualizzato, l’assunzione avviene ex lege in prova e il recesso nel corso del relativo periodo non deve essere motivato o giustificato in giudizio.

Data documento: 12 Aprile 2017

Inapplicabili agli studi professionali gli sgravi contributivi per le nuove assunzioni al sud negli anni 1999-2002.

Data documento: 12 Aprile 2017

Incostituzionale la legge della Basilicata di disciplina transitoria dell’orario di lavoro e del riposo giornaliero dei dirigenti e del personale del ruolo sanitario del S.S.N.

Data documento: 13 Aprile 2017

Se il diritto a pensione è già sorto, la contribuzione successiva non può pregiudicare la misura della pensione già potenzialmente maturata.

Data documento: 12 Aprile 2017

Sul superamento del comporto per malattia dell’invalido assunto obbligatoriamente.

Data documento: 21 Marzo 2017

Inammissibile il ricorso per cassazione avverso una sentenza conforme alla giurisprudenza della Corte, non adeguatamente contestata.

Data documento: 5 Aprile 2017

Un caso di licenziamento ritorsivo con carattere di vessatorietà.
La Corte riconosce il carattere ritorsivo del licenziamento di un lavoratore che si era rifiutato di aderire alla proposta di cessione del suo contratto a un’altra impresa. Il recesso, per preteso giustificato motivo oggettivo, giunge a seguito di una serie di comportamenti vessatori da parte della società, “anche singolarmente illegittimi ed illeciti”.

Data documento: 16 Febbraio 2017

Infortunio sul lavoro: riconosciuta la responsabilità datoriale per omessa formazione e omessa vigilanza.
Nel caso in esame, il giudice dichiara la responsabilità del datore di lavoro nella causazione dell’infortunio, avendo accertato l’assenza di formazione sull’uso del muletto coinvolto nell’incidente. L’adibizione a mansioni che con tutta evidenza implicano l’uso di determinati strumenti di lavoro non consente alla società di sostenere di non aver autorizzato l’utilizzo degli stessi; peraltro, l’assenza di formazione impedisce di definire il comportamento del lavoratore quale “abnorme e imprevedibile”.

Data documento: 14 Febbraio 2017

La mancata disponibilità aziendale a discutere delle nuove condizioni di lavoro, alternative al licenziamento, è comportamento contrario a buona fede e correttezza e rende il recesso illegittimo.
La datrice di lavoro aveva licenziato per giustificato motivo oggettivo il lavoratore dopo avergli offerto alcune alternative di ricollocazione, che egli aveva respinto in quanto dequalificanti. La Corte conferma la sentenza di primo grado che aveva ritenuto contrario a correttezza il rifiuto della società di concedere un incontro finalizzato a discutere le nuove condizioni di lavoro relative a un altro posto di lavoro disponibile, tale perciò da sorreggere il giudizio di illegittimità del licenziamento e la sanzione dell’indennizzo fissato in 16 mensilità di retribuzione.

Data documento: 25 Gennaio 2017

La proroga del Contratto Collettivo Nazionale comporta la proroga anche del contratto integrativo a esso connesso.
La prosecuzione nell’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale oltre la sua normale scadenza, in regime di proroga, determina il diritto all’applicazione del contratto integrativo aziendale, anch’esso scaduto, essendo questo strettamente connesso al CCNL.