Esecuzione della condanna generica: legittima la quantificazione nel precetto

25 Giugno 2025

Corte di Cassazione, ordinanza 25 giugno 2025, n. 17155

Tipo di Atto: Giurisprudenza di Cassazione

In un giudizio nato da un’azione esecutiva avviata da un lavoratore per il pagamento dell’indennità riconosciutagli a seguito dell’accertata illegittimità del licenziamento (ordinanza ex art. 1, co. 49, L. n. 92/12), il datore di lavoro aveva contestato in Cassazione la legittimità del precetto, sostenendo che l’importo indicato superasse quanto risultante dal ricorso introduttivo. La Cassazione, nel dichiarare l’inammissibilità del ricorso, osserva che: (i) l’ordinanza ex Fornero costituiva valido titolo esecutivo, pur in assenza dell’indicazione dell’importo, in quanto conteneva un criterio determinato: 12 mensilità della retribuzione globale di fatto, che per giurisprudenza costante comprende tutti gli emolumenti normalmente spettanti in base al rapporto di lavoro, con esclusione di quelli occasionali; (ii) di conseguenza, era del tutto legittimo che il lavoratore procedesse alla quantificazione nel precetto, includendo voci come la tredicesima e il TFR, anche se l’importo così determinato risultava diverso da quello indicato nel ricorso originario.