Processuale

Data documento: 30 Aprile 2015

Incostituzionale la limitazione per il biennio 2012-2013 della rivalutazione monetaria delle pensioni unicamente a quelle non superiori a € 1.217,00 mensili netti.

Data documento: 30 Aprile 2015

Nozione comunitaria di “stabilimento” ai fini del superamento del numero di licenziati ivi addetti che trasforma il licenziamento in collettivo.

Data documento: 5 Maggio 2015

Valido il patto di prova con un dirigente medico che aveva già lavorato nella medesima disciplina in quella ASL con contratto di lavoro autonomo.

Data documento: 6 Maggio 2015

Non costituisce necessariamente intermediazione vietata di manodopera il fatto che l’appaltante impartisca disposizioni ai dipendenti dell’appaltatore di opera e servizi.

Data documento: 6 Maggio 2015

Legittimo lo spostamento di un redattore articolista all’attività di “cucina redazionale”.

Data documento: 6 Maggio 2015

Si consolida l’orientamento della Cassazione sulla individuazione del giudice dell’opposizione alle ordinanze ex legge Fornero in materia di licenziamenti ai quali si applica l’art. 18 S.L.

Data documento: 7 Maggio 2015

A seguito della sentenza n. 70/2015, con la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge che aveva bloccato, per gli anni 2012-2013, la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo, col breve messaggio del 7 maggio u.s. l’Inps ha precisato che non potrà definire eventuali richieste di ricostituzione relative ai trattamenti pensionistici interessati dalla sentenza fino all’adozione di iniziative legislative finalizzate ad assicurare la copertura delle conseguenti maggiori spese.

Data documento: 7 Maggio 2015

Se il C.C.N.L. prevede la sanzione conservativa per una determinata mancanza, il giudice non può valutarla più gravemente, a meno che accerti che i contraenti collettivi non hanno escluso tale possibilità per le mancanze più gravi.

Data documento: 7 Maggio 2015

L’aliquota ridotta stabilita per i contributi per assegni familiari dalla legge n. 335/1995 non si applica ai dipendenti iscritti all’INPDAP

Data documento: 7 Maggio 2015

La prestazione del personale di cui all’art. 53 L. n. 740/1970 incaricato del servizio di guardia infermieristica negli istituti di prevenzione e pena non ha natura subordinata.

Data documento: 23 Marzo 2015

Il credito del dirigente licenziato dalla società in amministrazione straordinaria, per l’indennità supplementare, ha natura prededucibile.

Data documento: 3 Aprile 2015

E’ viziata la procedura di riduzione del personale avviata da una sola società, se la stessa fa parte di un insieme di imprese che costituiscono un unico centro di imputazione degli interessi.

Data documento: 7 Aprile 2015

In una cooperativa di produzione e lavoro le occasioni di lavoro devono essere distribuite secondo correttezza e buona fede.

Data documento: 12 Maggio 2015

INPS, circolare 12 maggio 2015 n. 94

Data documento: 13 Maggio 2015

Ancora sul carattere relativo del principio d’immediatezza della contestazione disciplinare.

Data documento: 13 Maggio 2015

Anche la Corte costituzionale si pronuncia sull’individuazione del giudice dell’opposizione alle ordinanze ex lege Fornero in materia di licenziamenti.

Data documento: 15 Maggio 2015

Ribadito che non sono soggette a contributi previdenziali le somme erogate alla cessazione del rapporto di lavoro, delle quali risulti, anche per presunzioni, la natura di incentivo all’esodo.

Data documento: 20 Maggio 2015

A proposito di forme e di formalismo nella redazione dell’atto di appello.

Data documento: 15 Maggio 2015

Anche il datore di lavoro risponde del mobbing posto in essere da un dipendente nei confronti di un suo sottoposto.

Data documento: 21 Maggio 2015

In caso di cassazione con rinvio di una sentenza per vizio di motivazione, il giudice di rinvio ha il potere di rivalutare globalmente tutti gli elementi di prova acquisiti, anche attraverso un nuovo esame dei fatti di causa, con l’unico limite di non ripetere l’errore logico della sentenza cassata. Nel giudizio per il risarcimento danni da infortunio sul lavoro, costituisce onere del lavoratore indicare lo specifico obbligo – di legge o suggerito dalla tecnica – violato dal datore di lavoro, mentre quest’ultimo deve provare l’impossibilità di adempiere a tale obbligo.